Cercate una serie estiva che vi faccia divertire e passare qualche ora di svago? Generazione56k è la soluzione perfetta! Ideata da Francesco Ebbasta, membro dei The Jackal (che hanno contribuito nella produzione della serie), è uscita il 1 luglio 2021 su Netflix. Composta da otto puntate della durata di circa trenta minuti, la storia è ambientata nella meravigliosa Napoli e, in parte, nell’isola di Procida. Insomma, le inquadrature sulla città e i colori allegri danno un senso di spensieratezza anche quando le cose si mettono male.
È una commedia squisitamente italiana con una sceneggiatura scritta ad hoc per stemperare gli stereotipi presenti. Parliamo spesso di digitali nativi o di generazione Z, ma come hanno reagito alle nuove tecnologie chi da piccolo ha conosciuto il Modem 56k per la prima volta e Internet non era lo stesso posto pieno di risorse di oggi? Questa generazione, a cavallo tra l’epoca pre e post internet, ha sicuramente trovato difficoltà ad adattarsi. Questa serie lo dimostra in maniera semplice e divertente attraverso l’era delle app di incontri. Come si fa oggi a trovare l’amore se andiamo tutti di fretta e non ci soffermiamo più sulla bellezza della vita?
Daniel Mottola (Angelo Spagnoletta), dopo una storia d’amore finita male, prova un’app di incontri per trovare l’amore perché oggi non è facile essere uomini, come dice Luca (Gianluca Fru). Dopo diversi appuntamenti non riusciti, Daniel incontra finalmente una ragazza che gli piace. Scopre, solo più tardi, che la ragazza dell’app non si è mai presentata all’appuntamento, perciò cerca di scoprire chi era la donna di quella serata fantastica. Intanto, Matilda Pastore (Cristina Cappelli), ex compagna di scuola di Daniel, sta per sposarsi ma, dopo l’incontro con quest’ultimo (lui non l’ha riconosciuta), vacilla. Tra vari equivoci, incontri e scontri, la storia dei due si intreccia a quella dei loro amici. I siparietti comici creati da Daniel, Luca e Sandro (Fabio Balsamo), amici sin dall’infanzia, danno brio alla serie.
La novità che rende sicuramente questa serie più accattivante è che, mentre a Napoli si svolgono queste vicende, viene portato avanti anche un altro arco narrativo: a Procida seguiamo le marachelle, i primi amori e la scoperta di Internet di questo trio di amici nel 1998. Sulle canzoni degli 883, si fa un vero tuffo nel passato.
La presenza dei The Jackal non è un pilastro, ma ha sicuramente dato quel tocco in più alla storia. È un serie che parla di amicizia, d’amore e di opportunità. La felicità è inseguire i propri sogni e Matilda ce lo dimostra. Il finale, forse, è meno smielato di quanto potessimo immaginare…Ma dà spazio ad una seconda stagione. Sempre più spesso le serie finiscono con un finale più o meno aperto proprio per non scontentare il pubblico con un non finale e allo stesso tempo aprire le porte ad un continuo. Sul rinnovo non si hanno notizie certe, ma la serie è sicuramente un gioiellino, a discapito della sfiducia che si ha di solito sulle serie italiane.
Voto: 8