L’amica geniale chiude la sua prima stagione e divide il pubblico: una storia ritenuta epica

Un finale poetico e criptico quello de L’Amica Geniale, serie evento tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, andato in onda ieri sera. Gli ultimi due episodi  hanno, però, diviso il pubblico tra chi è rimasto deluso, tra chi si aspettava un finale più chiaro e chi, invece, ha trovato tutto giusto.

 

Ma partiamo dalle origini. La storia racconta la vita di due grandi amiche Elena, detta Lenù, e Lila. Due bambine, due ragazze estremamente diverse ma che si completano a vicenda e che vivono in una Napoli diversa, in una Napoli semplice a cavallo tra gli anni 1950-60. Da un lato c’è Elena, a cui viene permesso di studiare e che diventa adulta tra ragazzi che non ama e sempre afflitta, invece, da quel sentimento per Nino Sarratore: un sentimento che la storia trasforma in sofferenza ed in qualcosa di travagliato. Dall’altro lato c’è invece la ribelle Lila a cui la famiglia ha sempre vietato di studiare ed è per questo stata sempre gelosa di Elena. Lila così diversa che scuote la calma del rione prima rifiutando il ricco Marcello Solara e, poi, spostando Stefano Carracci, rivale proprio dell’uomo che non ha voluto.

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