Bungo Stray Dogs: un anime all’insegna della letteratura

Esistono tante opere di manga e anime ispirate alla letteratura giapponese ed anche internazionale, ma all’interno di Bungo Stray Dogs alcuni grandi autori della letteratura come Osamu Dazai, Francis Scott Fitzgerald, Fëdor Dostoevskij, Edgar Allan Poe e John Steinbeck prendono vita all’interno dei corpi immaginari dei personaggi che popolano questa serie soprannaturale. Prima ancora di giungere alla sua quarta stagione e sin dal suo debutto, l’anime in questione ha riscosso notevole successo in Giappone, avvicinando più persone alla letteratura dei grandi classici. In Italia, invece, la serie non ha avuto lo stesso riscontro, nonostante avesse tutte le carte per poter piacere ad un pubblico molto più vasto. Sebbene i riferimenti ad opere o ad autori della letteratura giapponese possano scoraggiare gran parte del pubblico, la serie Bungo Stray Dogs può essere apprezzata anche soltanto per tutti quegli elementi narrativi solidi che caratterizzano la storia.

I PUNTI DI FORZA DELLA SERIE

Bungo Stray Dogs è la trasposizione animata dell’omonimo manga scritto da Kafka Asagiri e disegnato da Sango Harukawa. La storia racconta la vita quotidiana di un gruppo di personaggi dotati di abilità speciali, facenti parte di un’agenzia privata di detective armati, che indagano sugli eventi criminosi che accadono nella città di Yokohama scontrandosi spesso con individui astuti e potenti. La serie offre molti spunti di riflessione scavando nelle profondità psicologiche dei diversi personaggi che ci vengono presentati, sia buoni che cattivi. Inoltre, i buoni non sono sempre del tutto positivi. Tutti i personaggi hanno uno scopo preciso all’interno della storia, nessuno di loro è creato per caso e il loro passato viene rivelato e approfondito poco per volta all’interno delle diverse stagioni uscite fino a questo momento. Se i personaggi incarnano i grandi autori letterari i loro poteri richiamano le opere classiche di riferimento, ad esempio Osamu Dazai utilizza una tecnica speciale chiamata Lo squalificato proprio come il titolo del romanzo omonimo. Eppure, sembra quasi che l’elemento soprannaturale sia solo un semplice rivestimento per caratterizzare ancora meglio i protagonisti e riflettere, quindi, la loro unicità che li contraddistingue. La serie svela poco a poco tutti gli aspetti umani possibili ed esistenti, positivi e negativi, giocando con l’emotività dello spettatore, ma ciò che sorprende di più è la struttura narrativa studiata nei minimi dettagli arricchita da un’ottima sceneggiatura. L’universo di Bungo Stray Dogs è composto finora da quattro stagioni e da un film che si colloca tra la fine della seconda stagione e l’inizio della terza, chiamato Bungo Stray Dogs: Dead Apple, un movie molto importante perché approfondisce il passato del protagonista principale Atsushi. Fino ad ora la storia risulta molto più complessa e stratificata di quello che si possa immaginare, è un viaggio piuttosto lungo ed è tuttora in corso d’opera. La prima stagione, infatti, è solo l’inizio e possiede una struttura semplice ed a tratti episodica, che ha lo scopo di introdurre i protagonisti dell’Agenzia dei detective armati e i loro rivali membri della Port Mafia. Nelle stagioni successive il livello di qualità della grafica animata migliora notevolmente, rendendo i combattimenti molto più intensi e piacevoli; aumenta il numero di personaggi e di organizzazioni criminali e poco per volta vengono approfonditi tutti i legami più importanti tra i vari personaggi che nella prima stagione sono solo accennati. La storia è dinamica, emozionante, profonda, piena di colpi di scena e umorismo, ma presenta anche tanti momenti caratterizzati da strategie pianificate con cura e ragionamenti sopraffini. La quarta stagione conferma ancora una volta la potenza visiva e narrativa di questa serie che vede i protagonisti dell’Agenzia dei detective in serio pericolo, perché accusati di crimini che non hanno commesso e ancora una volta il colpevole è un loro vecchio nemico di nome Fedor.

CONCLUSIONI

Bungo Stray Dogs è una serie che si avvicina parecchio a due generi, il giallo e il thriller, possiede una sceneggiatura molto curata ed ha un cast molto interessante di personaggi, anche perché ispirati ai grandi scrittori della letteratura e gestiti abbastanza bene all’interno della narrazione. In attesa della seconda parte della quarta stagione in uscita a luglio, consiglio a tutti coloro che ancora non si sono avvicinati a questa storia di recuperare al più presto tutti gli episodi delle varie stagioni ed immergersi in questo appassionante mondo.

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