Titolo: La Stranezza
Regia: Roberto Andò
Genere: Biografico
Distribuzione: Medusa Film, Rai Cinema
Trama: Lo scrittore e autore teatrale Luigi Pirandello sta attraversando un momento di crisi creativa, per questo motivo mentre è in viaggio per recarsi alle celebrazioni per l’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga, coglie l’ occasione per fermarsi a Girgenti, suo luogo di nascita. Qui viene a sapere della morte della sua vecchia balia e decide di partecipare al funerale. Ad occuparsi del rito funebre sono Bastiano e Onofrio, due becchini con la passione per il teatro che stanno allestendo uno spettacolo con la compagnia teatrale del paese da loro diretta. Assistendo alle prove, Pirandello ha l’ispirazione per un nuovo soggetto teatrale che verrà poi conosciuto come Sei personaggi in cerca d’autore
Ritratto d’autore

Toni Servillo torna ad interpretare un’altra importante personalità del mondo teatrale e letterario italiano, Luigi Pirandello,dopo l’ Edoardo Scarpetta di Qui rido io di Mario Martone . Un uomo estremamente tormentato dal suo vissuto ( dei flashback ci informano della follia della moglie), che si lascia travolgere dal passato e dai ricordi d’infanzia fino a renderli una parte importante del suo processo creativo, visto come un dialogo con i suoi personaggi che emergono nei suoi pensieri. Il tutto sembra rimandare ad una vera e propria seduta psicoanalitica nella quale il ruolo di terapista è assunto da personaggi frutto della creatività umana.
Passione per il teatro

Ma al centro della vicenda non vi è solo Pirandello, un ruolo centrale lo ha anche il mondo delle compagnie teatrali amatoriali piene di vitalità. Onofrio e Sebastiano, interpretati dal duo Ficarra e Picone ne sono un buon esempio. A loro è affidato il lato comico del film con un ruolo che unisce momenti di puro divertimento a quelli di grande riflessione. I loro personaggi vedono proprio nel teatro un’occasione di riscatto per il piccolo paesino e grazie alla loro creatività possono sperare in un mondo migliore
Tra finzione e realtà
Tema centrale del film è il rapporto tra finzione e realtà, del quale Pirandello ha fatto il centro della sua poetica . Per questo ci mostra cosa accade dietro le quinte di uno spettacolo teatrale e quanto gli eventi narrati sul palcoscenico rispecchino quanto accade nella realtà. Si veda il momento della rappresentazione della commedia di Onofrio e Sebastiano dove viene sbeffeggiato il direttore del cimitero della città e quella di Sei personaggi in cerca d’autore nel finale dove attori e personaggi si incontrano. La stessa vita di Pirandello viene descritta come un rincorrersi di sogno e realtà che si confondono.
Un film che ha riscosso grande successo di pubblico e critica dimostrando come i grandi personaggi della cultura italiana esercitano sempre un grande fascino tra generazioni diverse. Da non perdere.