Santa Evita, la storia di un corpo e di una progressista

Una delle figure più affascinanti della storia argentina è sicuramente quella di Eva Duarte, la first Lady (dal ’46 al ’52) moglie dell’ex presidente Juan Domingo Perón. Una donna progressista che arriva a Buenos Aires con il sogno di essere una star del cinema ma poi finisce per essere una sindacalista e politica argentina. Purtroppo il suo astro non dura molto in quanto Eva, denominata con affetto Evita dal popolo, muore nel 1952 a soli 33 anni per un cancro all’utero. Eva Duarte era una ragazzina della periferia, una figlia illegittima, che arriva nella capitale per avere fortuna nel mondo dello spettacolo.

Quando però, sposa il presidente Perón, la sua vita cambia radicalmente. Sempre rispettabile, accurata, con la sua acconciatura bionda raccolta sulla nuca, Eva si fa portavoce dei diritti dei lavoratori e delle donne. Infatti, fin da subito, è amata dalle masse e il mito di questo personaggio resiste ancora oggi. Nel 1978 uscì Evita, un musical che raccontava la storia dell’ex First Lady composto da Andrew Lloyd Webber. Più tardi, nel 1996, Madonna interpretò Eva nel film omonimo basato sul musical. Le rappresentazioni artistiche e cinematografiche, dunque, non sono mancate. Anche il mondo seriale si è interessato nel dare una versione della storia di questa grande donna, sebbene il suo intento sia stato quello di raccontare ciò che accadde al corpo imbalsamato e sparito, seppur solo per qualche tempo, di Evita. Infatti fu imbalsamata alla sua morte nel 1952 ed esposta alle masse finché, nel 1955, il golpe conosciuto come la Revolución Libertadora non cacciò Perón dall’Argentina e comportò la sparizione del cadavere imbalsamato per evitare che diventasse un simbolo per i peroniani. L’odissea della salma di Evita è riprodotta nella serie che narra i fatti partendo dalla notizia del ritorno del corpo in patria nel 1974.

Basata sull’omonimo romanzo del 1995 di Tomàs Eloy Martìnez e sceneggiata da Marcela Guerty e Pamela Rementeria, Santa Evita è una serie limitata approdata su Disney+ nella sezione Star il 26 luglio 2022 con sette puntate. Il progetto è stato voluto fortemente anche da Salma Hayek che è tra i produttori esecutivi insieme a José Tamez,
Rodrigo García Barcha,
Pedro Dávila e altri. È una miniserie storico-biografica che intreccia tre linee temporali diverse: da una parte abbiamo il giornalista Mariano Vázquez (Diego Velázquez) che cerca di indagare su cosa sia successo al corpo da quando è sparita la salma in quanto ha avuto una soffiata sul suo rientro in patria. La seconda storyline racconta del corpo imbalsamato e riprodotto per altre tre volte così da confondere i nemici e per spostarla con più facilità. Ernesto Alterio è il generale Carlos Moori Koenig, colui che si occupò dell’operazione di evasione del corpo. Alla fine, però, Koening sviluppa una sorta di ossessione per questa salma e non riesce a distaccarsi tenendola con sé in casa. La “bambola di cera” diventa un feticismo, un trofeo, qualcosa di macabro in alcune scene.

Dopo la caduta di Perón, Eva è stata disprezzata ma anche temuta, difatti il suo appellativo dato dagli antiperoniani era la llegua (letteralmente cavalla, ma figurativamente è un insulto peggiore). Eva Perón era diventata un vero e proprio simbolo per la classe operaia grazie al suo impegno filantropico, perciò la sua morte aveva mistificato il suo corpo tanto da farlo venerare a chi l’aveva amata quando era in vita. Per questo, per evitare che diventasse il simbolo della rivolta, è stata spostata all’estero, nonostante l’iniziale attaccamento di Koening. Il post mortem si intreccia con la vita di Eva partendo dalla sua adolescenza, passando per i suoi sogni di attrice, poi al suo posto nel mondo politico al fianco di Juan Domingo Perón (Darío Grandinetti) e alla sua malattia.

Il trucco e il parrucco è stato eccezionale e hanno reso Natalia Oreiro, celebre attrice e cantante uruguaiana, una perfetta Evita Perón. Inoltre, la Oreiro è riuscita a incarnare molto bene lo spirito di questa grande donna grazie alla sua interpretazione dolce e controversa allo stesso tempo. Non mancano, comunque, gli intermezzi di filmati che ritraggono scene reali del popolo adorante di Evita. Santa Evita è una produzione latinoamericana degna di nota per chi ama la politica e, soprattutto, per chi è interessato alla storia di un corpo che diventa simbolo sia per i detrattori sia per gli ammiratori. Lei resterà per sempre un’icona della filantropia, quindi la consiglio.

Voto: 8–

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