“Watcher” è un thriller psicologico statunitense diretto da Chloe Okuno e approdato nelle nostre sale da qualche settimana.
La storia è quella di una giovane coppia americana, formata da Julia (Malika Monroe) e Francis (Karl Glusman), che si trasferisce a Bucarest per via del lavoro di lui.
La ragazza, durante le lunghe permanenze a casa da sola nel nuovo appartamento, si accorge di una figura inquietante che la fissa, dalla finestra del palazzo di fronte al suo: l’iniziale sospetto diventa per Julia un’ossessione, che la spinge a confidarsi col marito, con una vicina di casa, addirittura a chiedere l’aiuto della polizia. Purtroppo, però, nessuno le crede, e anche il marito inizia a dubitare di lei e ad essere più distante, esasperato dalla situazione.

Ma saranno solo paranoie…oppure Julia ha ragione? C’è davvero un uomo che la spia e la segue per la città?
Inoltre, da un po’ di tempo un misterioso assassino si aggira nel loro quartiere, decapitando giovani e belle donne…solo una coincidenza?

Molti sono gli spunti di riflessione che ci regala questa pellicola, in un’epoca nella quale lo stalking e la sottovalutazione delle denunce in tal senso sono spesso oggetto di discussione. Quante volta capita che le donne denuncino atti di questo tipo, senza che però vi siano delle conseguenze? Quante volte i provvedimenti vengono presi solo quando è troppo tardi?

Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, l’idea di base interessante, e la buona resa della tensione e dello stress provati da Julia (ben interpretata dalla Monroe), non sono rimasta particolarmente colpita da questo film.
La sceneggiatura presenta diverse lacune e aspetti non chiariti, i dialoghi sono a volte troppo criptici, e il finale è davvero troppo, troppo scontato.
Insomma, per me una bella occasione, in parte sprecata.