How I met your father, lo spin-off dell’amatissima sitcom

A volte è bello tornare a casa, tornare in quei luoghi che ci hanno accompagnato per tanto tempo. Non sempre, però, questa operazione ha risvolti positivi. Sappiamo bene che riproporre lo stesso concept potrebbe essere ripetitivo e noioso. Ma posso assicurarvi che questo non avviene con lo spin-off sequel di How I met your mother, la sitcom amatissima con il quintetto di amici Ted, Robin, Marshall, Lily e Barney.

Ideata da Isaac Aptaker e Elizabeth Berger, How I met your father è il racconto di Sophie Tomkins, interpretata dalla fantastica Hilary Duff, su come ha conosciuto il padre di suo figlio, un po’ come Ted (Josh Radnor) che racconta ai suoi figli di come ha conosciuto la mamma. Il racconto è sfalzato su due linee temporali, 2050 e 2022. Ad interpretare Sophie da adulta è Kim Cattrall, conosciuta per il suo ruolo di Samantha in Sex and the City. Una prima differenza è proprio questa: non vediamo mai il figlio di Sophie; lui è collegato tramite webcam e noi vediamo la madre, una Sophie energica sempre con del buon vino tra le mani che gli narra la storia di come ha conosciuto il papà. Il motivo è molto semplice, vedere il figlio ci permetterebbe di scoprire l’ipotetico padre dato le diverse etnie presenti nella serie.

Difatti, la sitcom si propone di essere molto più inclusiva e moderna aggiungendo ciò che comporta vivere nel 2022: app di incontri (Tinder), i vari social, la ricerca di un lavoro, relazioni a distanza eccetera. In modo ironico, prende in giro la nostra società, basti pensare alla critica che fa Sophie adulta agli unboxing che tanto vanno di moda oggigiorno, davvero ci piacciono così tanto? E quindi il racconto inizia parlando del 2022, Sophie è un’aspirante fotografa sulla soglia dei trenta e vive a New York con la sua migliore amica, Valentina (Francia Raisa), amante della moda. Valentina, dopo un viaggio di lavoro in Inghilterra, torna accompagnata da Charlie (Tom Ainsley),un raffinato e ricco britannico facente parte dell’alta nobilità.

Il gruppo di amici è composto da Sid (Suraj Sharma, conosciuto per il suo ruolo da protagonista in Vita di Pi), un indiano che si è trasferito in America per fare il medico ma poi diventa proprietario di un bar; da Hannah (Ashley Reyes), ragazza di Sid che si trasferisce a Los Angeles per la specializzazione di medicina; da Jesse Walker (Christopher Lowell), un compositore e musicista che insegna musica in una scuola elementare divenuto famoso sul web per un video virale in cui è stato rifiutato dalla ragazza (Meredith, intepretata dalla nostra Blair di Gossip Girl, Leighton Meester). Infine, l’ultima aggiunta, è Ellen (Tien Tran), sorellastra di Jesse arrivata a New York dopo il divorzio con sua moglie.

Un gruppo ben assortito che ci regala tante risate e che si ritrovano ad essere amici per i motivi più disparati. Forse, il personaggio meno riuscito è Charlie, palesemente la brutta copia di Barney con una spruzzatina della comicità di Phoebe (Friends). I parallelismi con la serie madre sono tanti, ad esempio l’appartamento di Marshall e Ted è stato ceduto proprio a Sid ed Hannah, la coppia che ci fa vivere il rapporto a distanza, o la scena del taxi in cui Sophie e Jesse si incontrano per la prima volta, quest’ultimo si innamora di lei a prima vista. Sophie è una donna romantica in cerca dell’anima gemella e, grazie alle app, incontra l’uomo dei suoi sogni, Ian. Purtroppo, Ian dovrà partire per l’Australia e quindi il loro rapporto si interrompe. Sophie frequenterà Drew, scoprirà di Jesse e della sua cotta e alla fine, fra tante avventure, cercherà di realizzare i suoi sogni.

How I met your father riesce ad essere originale strizzando sempre l’occhio alla sticom madre. È molto facile rivedersi in questi nuovi personaggi, soprattutto perché rappresentano i giovani d’oggi e la loro difficoltà nel trovare la propria strada. Frizzante, divertente, con una protagonista meno antipatica (Ted a volte lo era), nuove speculazioni per capire chi è il padre del figlio di Sophie e un nuovo bar in cui passare le serate, la serie è stata già rinnovata per una seconda stagione di venti episodi (la prima ne ha solo dieci). Insomma, i nostri cuori non lasceranno mai il McLaren’s Pub, ma sono certa che ci sarà spazio anche per il Pemberton’s; in fondo è un sequel riuscito molto bene a cui consiglio di dare una possibilità nel caso in cui non l’aveste ancora fatto.

Voto prima stagione: 7

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