Essere diversi dagli altri significa portarsi dietro ogni giorno un fardello più grande dell’universo, ma se quel qualcuno fosse anche il futuro re di una nazione che cosa accadrebbe? L’anime “Ranking of kings” è una sorta di fiaba, che tratta in modo leggero, intelligente ed estremamente delicato il tema della diversità e di come sia difficile farsi accettare dalla società per ciò che si è.

ANALISI DELLA TRAMA IN PILLOLE
Il principe Boji, pur essendo ancora un bambino, è consapevole dell’enorme responsabilità che ha di diventare molto presto il prossimo re del regno di Bosse, perché suo padre è molto malato. Boji, però, non è il classico eroe forte e imperturbabile. Nonostante sia il figlio di due giganti, ha una statura piuttosto bassa, è molto debole di costituzione, è buono, gentile, non è molto abile con la spada, è senza poteri ed è anche sordo. Capisce molto bene il labiale, ma la sordità resta il suo ostacolo più grande, infatti, le persone lo prendono in giro continuamente e non ha amici. Persino suo fratello minore non lo prende sul serio ed è in competizione con Boji per il trono da re. Nonostante tutto, però, Boji è un bambino tenace che non si perde d’animo: più volte, infatti, riesce a dimostrare quella forte volontà di rialzarsi sempre e di affrontare le sfide della vita a testa alta, anche se spesso nasconde tanta sofferenza. La gente lo crede un ingenuo, un debole, un buono a nulla, eppure, anche se non sembra possedere alcun talento in particolare, Boji ce la mette tutta per soddisfare le aspettative degli altri. A palazzo c’è chi gli vuole bene, anche se non lo dimostra apertamente, ma ci sono anche nemici che vogliono sbarazzarsi di lui. Il piccolo non sa di chi fidarsi, tuttavia, riuscirà a trovare finalmente un amico, ovvero Kage: ha l’aspetto di un’ombra e nasconde un passato doloroso poiché è l’ultimo sopravvissuto del clan degli assassini delle ombre. Solo ed emarginato, anch’egli presenta delle caratteristiche fisiche molto diverse dal resto della popolazione e aiuterà Boji in molte occasioni. Il piccolo principe è intenzionato a diventare più forte per poter diventare un ottimo re, ce la farà? Riusciranno Boji e Kage a rompere la barriera sociale che li separa da tutti gli altri?

ASPETTO TECNICO
Tra maledizioni, magia, mistero e malvagità, la storia si tinge di toni delicati, teneri e anche drammatici che rendono interessante la narrazione. Senza contare gli ottimi colpi di scena che danno spessore ai personaggi principali. L’animazione è abbastanza curata e godibile come anche tutta la parte scenografica dallo stile fantasy. I personaggi sono ben caratterizzati e alcuni sono davvero dolcissimi e adorabili. Il comparto musicale, invece, è perfetto e molto azzeccato per questo racconto fiabesco. La simpatia dell’ombra nera di Kage e la tenerezza del principino Boji riescono in pochissimo tempo a conquistare l’attenzione dello spettatore, che continua a tifare per loro in ogni situazione.

CONCLUSIONI FINALI
“Ranking of kings” è la trasposizione anime dell’omonimo manga ed è ancora in corso, per ora sono uscite solo otto puntate. Per quanto mi riguarda, l’anime mi sta piacendo tantissimo: un puntata tira l’altra. Se non l’avete ancora vista, vi consiglio assolutamente di recuperare questa serie, perché merita un sacco e vi conquisterà di certo.