Terza parte
Eccoci giunti alla fine del nostro viaggio nelle serie televisive più famose e significative degli anni ’90 (anche se ce ne sarebbero ancora molte altre…)
Partendo nuovamente dalla tematica del soprannaturale, impossibile non citare “Roswell”: la serie, trasmessa tra il 1999 e il 2002, prende spunto dagli strani eventi accaduti nella cosiddetta Area 51 in New Mexico, e racconta di alcuni alieni con sembianze umane che cercano di non essere scoperti, e di vivere una vita il più possibile normale. Per molti di voi l’attrice Katherine Heigl è prima di tutto la dottoressa Stevens di “Grey’s Anatomy”, ma per me rimarrà sempre la bellissima aliena Isabel Evans.

Sulla scia vampiresca, invece, come non parlare di “Buffy l’ammazzavampiri”, trasmessa tra il 1997 e il 2003 e capofila del genere: le storie di Buffy, adolescente come tante che scopre di avere il potere di eliminare i vampiri, hanno dato il via a un filone, sia letterario che televisivo, che ancora oggi non conosce crisi.

Per tornare invece alle storie più sentimentali, non possiamo dimenticare le vicende amorose di Dawson e del suo gruppo di amici, che ci hanno tenuto compagnia tra il 1998 e il 2003. “Dawson’s Creek” è La serie adolescenziale per eccellenza, che non manca di trattare argomenti scomodi come l’omosessualità, le dipendenze, le morti in giovane età, e credo che tutti noi ci siamo potuti riconoscere in almeno una delle vicende raccontate. A proposito, voi siete Team Dawson o Team Pacey?!?

Infine, menzione speciale per una serie di culto, diretta da un regista straordinario e che non smette di essere fonte di ispirazione per le nuove produzioni: sto ovviamente parlando di “Twin Peaks”, trasmessa a partire dal 1990 con le prime due stagioni, e terminata nel 2017 con la terza e ultima.

David Lynch dirige un cast spettacolare nelle indagini per la morte di Laura Palmer, adolescente all’apparenza normale, che in realtà rivelerà l’esistenza di un mondo sommerso e misterioso…
Insomma, un decennio quello raccontato che ha dato tantissime soddisfazioni a chi, come me, già da bambino adorava questo mondo “seriale”.
Che siano drammatiche, sentimentali, soprannaturali o comiche, le serie TV erano e rimangono uno dei mezzi di intrattenimento più fruibili e inclusivi, dove ognuno può trovare la sua nicchia di felicità.