
Dopo il successo de I Medici, la Rai propone una nuova serie a sfondo storico in quattro puntate da due episodi ciascuna. Leonardo è infatti ispirata ad una delle figure più importanti della cultura italiana, Leonardo da Vinci, interpretato da Aidan Turner.

Trama
Milano, 1506 . Leonardo da Vinci viene imprigionato con l’accusa di aver avvelenato Caterina da Cremona ( Matilda De Angelis) una delle sue giovani modelle. Stefano Giraldi ( Freddie Highmore), ufficiale del Ducato di Milano, vuole interrogarlo per saperne di più e avere le prove della sua colpevolezza. Il prigioniero inizia quindi a raccontare come ha conosciuto la donna, ed i suoi inizi come apprendista di Andrea del Verrocchio ( uno straordinario Giancarlo Giannini) a Firenze. Emerge il ritratto di un uomo segnato da grandi sofferenze come l’abbandono paterno e che grazie al suo genio segnerà l’epoca rinascimentale.

Il fascino dei grandi personaggi storici
Come avvenuto per la figura di Lorenzo de’ Medici, quella di Leonardo da Vinci emana un grande fascino sul quale puntare per ottenere l’interesse di un pubblico più ampio che comprende anche i più giovani. Nella fiction in questione emerge la figura di un uomo curioso per i vari meccanismi alla base dei fenomeni naturali e non solo. Nel campo dell’arte, per lui risulta importante la ricerca della verità in ogni sua forma ( soprattutto nei ritratti) rifiutando il ricorso a forme artefatte per celebrare grandi uomini dell’epoca.
Il rapporto con il potere

A fare da contorno ad una personalità così complessa sono le figure dei potenti che gli commissionano grandi opere. Primo fra tutti Ludovico Sforza duca reggente di Milano, un uomo di potere incapace di mostrare pietà e sempre pronto a sospettare la sua cerchia di tradimento e disposto ad uccidere per mantenere il suo status. Altra figura importante è quella di Cesare Borgia, condottiero spietato che vede il genio di Leonardo come un mezzo per sottomettere e conquistare più territori possibili
Tra inesattezze storiche e ambientazioni mozzafiato
Insomma la grande galleria di personaggi offre molti spunti di riflessione. Ma nel corso delle varie puntate, a far storcere il naso agli appassionati sono le tante inesattezze storiche che si ha modo di riscontrare ( un esempio fra tutti la morte del nipote di Ludovico il Moro) e la presenza di personaggi dei quali non vi è traccia nella vita di Leonardo come la stessa Caterina Da Cremona, che diventa uno strumento per condurre la trama verso il genere thriller. Tuttavia a compensare il tutto pensa un’ambientazione curata nei minimi dettagli insieme al trucco e ai costumi. Insomma una serie del tutto godibile e che suscita comunque interesse, tanto che si pensa già ad una seconda stagione.