Titolo: Dickens: l’uomo che inventò il Natale
Genere: Biografico
Regia: Bharat Nalluri
Anno: 2017
Paese di distribuzione: Irlanda, Canada
Trama: Londra, 1843. Lo scrittore Charles Dickens ritorna da un trionfale viaggio negli Stati Uniti. A questo seguono però una serie di insuccessi, che lo espongono alle pressioni degli editori. Per far fronte alla serie di debiti accumulati, non vi è altra soluzione che scrivere un nuovo libro. La presenza di una nuova domestica appassionata di storie di fantasmi e la visita di suo padre daranno allo scrittore l’ispirazione per una delle sue opere più conosciute
I tormenti di un autore di successo

Poche personalità hanno avuto l’influenza di Dickens nel mondo letterario e cinematografico. Il film di Bharat Nalluri tenta di mostrarci attraverso l’Interpretazione di Dan Stevens i vari aspetti di una personalità complessa, che è costantemente costretta a fare i conti con quella che è conosciuta come la società vittoriana, con il suo perbenismo, la sua avarizia ed il disprezzo per le fasce più deboli della società, che lo scrittore racconta nei suoi romanzi. Ci viene mostrato anche il lato privato dell’artista visto come padre premuroso e marito che vede nella donna che ha sposato un punto di riferimento. Per quanto riguarda il lato artistico invece, nel mostrare la nascita del processo creativo dello scrittore viene usato l’espediente narrativo che fa si che i personaggi del racconto prendano vita riuscendo a parlare con il suo creatore. Ebenezer Scrooge ci appare attraverso l’interpretazione di Christopher Plummer in tutta la sua avarizia e disprezzo per l’intero genere umano. Un personaggio che si scoprirà molto simile al suo creatore rappresentando gli aspetti più cupi della sua infanzia

Una storia, tante trasposizioni
Il racconto dell’avaro Scrooge e del suo incontro con i tre spiriti del Natale ha avuto molte trasposizioni cinematografiche, tra le più importanti ricordiamo quella disneyana che vede Zio Paperone nel ruolo di Scrooge e Topolino nel ruolo del suo dipendente Bob Cratchit nel 1983 dal titolo Il canto di Natale di Topolino, quella offerta da Jim Hanson ed i suoi Muppet del 1993 dal titolo Festa in casa Muppet con Michael Caine come protagonista. Più recente invece A Christmas Carol diretto da Robert Zemeckis nel 2009 con Jim Carrey , Colin Firth e Gary Oldman realizzato con il metodo performance capture.

Insomma un capolavoro che ha ancora molto da insegnare ai lettori di ogni generazione e che continua a dare molto anche all’industria del cinema tutto da riscoprire in questo periodo natalizio.
