Siamo giunti alla fine del nostro percorso ed è il momento di parlare del film Marvel per eccellenza, quello che segna la fine di un percorso cinematografico iniziato con “Iron Man” del 2008 e durato ben undici anni. Nella teoria, l’ultimo film della Fase Tre sarebbe “Spider-Man: Far from Home” ma si può tranquillamente dire che è “Endgame” del 2019, diretto ancora una volta dai fratelli Russo, a segnare la fine di una vera e propria era.
Parlare della trama senza fare spoiler sarebbe difficile. Nel rispetto di coloro che non avessero visto la saga o il film in questione ci limitiamo a dire che gli Avengers, dopo lo sconvolgente finale di “Infinity War”, riorganizzano le proprie fila e si lanciano a capofitto in una missione tanto folle quanto difficile.
“Avengers: Endgame”, che vanta il primato di maggiore incasso nella storia del cinema, è una pellicola su cui si è discusso molto. Mentre alcuni hanno gridato al capolavoro, altri hanno parlato di delusione totale, arrivando a creare una vera e propria frattura tra gli spettatori. Diciamo che la verità sta nel mezzo, nel senso che la pellicola ha certamente i suoi punti di forza ma anche debolezze su cui chiudere un occhio è davvero difficile.
Partiamo dai punti a favore. Intanto, è innegabile che “Endgame” scorra a meraviglia nelle sue tre ore circa di visione e che rappresenti un evento cinematografico di portata estremamente notevole. Il film riesce ad essere divertente in più occasioni, vanta un comparto grafico e tecnico da capogiro e non è nemmeno così scontato in certi eventi della trama. Il lato emozionale, inoltre, prende davvero il sopravvento nell’ultima ora, che vale da sola il prezzo del biglietto con una battaglia di dimensioni monumentali. In questa parte, infatti, abbondano scontri spettacolari e adrenalina ai massimi livelli, che permettono senza ombra di dubbio di dire questo: l’ultima ora di “Endgame” è certamente la più riuscita e rappresenterebbe, da sola, il vero motivo per cui questo film deve essere visto.
Come scritto in precedenza, però, la pellicola ha dei difetti su cui passare sopra è davvero difficile e sono tutti da riscontrare nella sceneggiatura del film. La trama, che poteva essere certamente interessante, presenta troppi buchi e incongruenze di fondo; come se non bastasse, si cerca di far quadrare a forza elementi della trama su cui non rimanere perplessi è difficile. Anche il comparto dei personaggi e della loro profondità non lascia certo gridare al miracolo. E’ opportuno precisare che, data la gigantesca mole dei personaggi in gioco, non si pretendeva certamente che ognuno fosse caratterizzato a dovere, data anche la natura del media in questione. Tuttavia, vedendo l’abbondante minutaggio e il numero contenuto dei personaggi principali in gioco, era lecito aspettarsi che almeno loro avessero un buon trattamento e invece sono a malapena due i personaggi tratteggiati discretamente. E piange il cuore vedere come Thanos, cattivo interessantissimo e profondo in “Infinity War”, venga decisamente banalizzato e trattato come un cattivo qualunque.
Alla luce di quanto scritto in precedenza, in conclusione, “Avengers: Endgame” è certamente un film da vedere che soddisfa però fino ad un certo punto, complice una sceneggiatura traballante al netto di un buon ritmo e di una spettacolare parte finale. La pellicola ha rappresentato certamente un evento importante ma, mettendo tutto in conto, la vetta qualitativa poteva essere decisamente più alta.
Voto: 7