Dopo aver elaborato la notizia, seppur con grande ed immenso rammarico, vi annuncio la morte di Chadwick Boseman per colpa di un tumore al colon che gli era stato diagnosticato nel 2016; l’attore afroamericano era noto ai più per essere stato il primo supereroe africano nella storia del cinema, interpretando il ruolo di T’Challa, alias Black Panther, nell’universo cinematografico Marvel (MCU per i fans).
Aveva solo 43 anni e una lunga carriera davanti a sè, ma non una delle tante, perché il talento non gli mancava, come ben sapevano i suoi colleghi e i registi con cui ha lavorato.
Mi sembra più che doveroso ripercorrere la filmografia di questo attore, che con il ruolo dell’eroe del popolo del Wakanda ha raggiunto l’apice della carriera, anche se, sfortunatamente, il suo viaggio con il personaggio era da poco iniziato.
Il film che segna il suo debutto è “The Express“, che racconta la storia di Ernie Davis, il primo afroamericano ad ottenere il massimo riconoscimento del football universitario statunitense, la cui carriera si spegne prematuramente all’età di 23 anni, quando muore a causa di una leucemia.
Qualche anno dopo arriva il suo primo ruolo importante in “42 – La vera storia di una leggenda americana“, in cui impersona Jackie Robinson, che negli anni quaranta divenne il primo giocatore afroamericano a giocare nel massimo campionato di baseball statunitense; nel film viene affiancato da un altro grande attore della storia del cinema, ovvero Harrison Ford, oltre che da André Holland, famoso per il ruolo del dottor Algernon Edwards nella serie “The Knick“.
Nel 2014 è la volta di “Draft Day“, altro film a tema sportivo, che è da segnalare per la presenza di un cast ricco di volti noti con cui Boseman ha potuto collaborare, dato che vede presenti: Kevin Costner, icona tra gli anni 80 e 90, Jennifer Garner, ex moglie di Ben Affleck e protagonista della pluripremiata serie “Alias“, Tom Welling, il giovane Superman della serie “Smallville“, Sam Elliott, attore con una lunga carriera alle spalle nonché candidato agli Oscar come “Migliore attore non protagonista” nel 2019, Ellen Burstyn, altra attrice storica e premio Oscar nel 1975, e Terry Crews, Terry Jeffords nella serie “Brooklyn Nine-Nine“.
Nello stesso anno recita nel biopic “Get on Up – La storia di James Brown“, che lo vede per protagonista insieme a Viola Davis, Octavia Spencer, Dan Aykroyd e al cantante Aloe Blacc. Nei panni di James Brown, re del soul, l’attore risulta convincente, questo infatti rappresenta un altro passo in avanti nella sua carriera, che lo porterà a sbarcare nel mondo dei cinecomic.
Nel 2016 prende parte al crossover Marvel “Captain America: Civil War” interpretando il supereroe Black Panther, sovrano e protettore del Regno di Wakanda, situato nell’Africa subsahariana, nonché una delle nazioni più ricche e tecnologicamente avanzate del pianeta, seppur all’insaputa del mondo intero. La pellicola dell’MCU introduce il suo personaggio oltre a quello di Spider-Man, senza dimenticare il barone Zemo, spalacando la strada allo stand-alone incentrato sul supereroe di Boseman che vedrà la luce 2 anni dopo.
Prima del film sul personaggio di Black Panther, è importante menzionare il ruolo che riveste in “Marshall“, pellicola in cui recita la parte del protagonista per l’appunto, ovvero l’avvocato Thurgood Marshall, che divenne il primo afroamericano nominato giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti. Nel cast sono presenti anche Kate Hudson, candidata agli Oscar per il film “Quasi famosi“, Sterling K. Brown, attore famoso nelle serie “American Crime Story” e “This Is Us“, James Cromwell, volto noto sia nel mondo del cinema che in quello delle serie tv, e Sophia Bush, Brooke Davis nella serie “One Tree Hill” e Erin Lindsay in “Chicago P.D.“.
Il 2018 è l’anno della sua definitiva consacrazione con il ruolo per cui viene e verrà ricordato ogni volta che verrà citato il suo nome: esce il film “Black Panther“, in cui riprende il ruolo dell’omonimo eroe, che può essere considerato come l’occasione giusta sia per far conoscere maggiormente il personaggio al pubblico, sia per l’attore di avere tutto lo spazio necessario per mettere in mostra il suo talento nei panni del sovrano del Wakanda. Il successo che riscuote la pellicola è incredibile e inatteso, il pubblico lo applaude e la critica lo apprezza, al punto da stabilire dei record che nemmeno i film degli “Avengers” potrebbero sognarsi: vince ben 3 premi Oscar (“Miglior scenografia“, “Miglior colonna sonora” e “Migliori costumi“) e ottiene altre 4 candidature, tra cui quella per il “Miglior film“, diventando così il primo film sui supereroi ad ottenere questa nomination. Tornerà a rivestire i panni di Black Panther in altri 2 film, i famosissimi “Avengers Infinity War” e ” “Avengers Endgame“, i quali infrangeranno diversi record al botteghino, con quest’ultimo che diventerà il film che, ad oggi, è quello con il più alto incasso nella storia del cinema.
Se ci si sofferma a riflettere, risulta quasi scontato il motivo per cui sia diventato Black Panther, d’altronde era destinato ad esserlo se si dà uno sguardo ai ruoli che ha sempre interpretato: è stato il primo afroamericano a giocare nel campionato di baseball, il padrino del soul e il primo giudice afroamericano della Corte Suprema, era inevitabile che diventasse il primo supereroe africano nella storia del cinema con uno stand-alone tutto per sé. Il suo ruolo non è stato solo iconico per i fan che hanno potuto ammirare l’eroe di cui hanno letto per anni i fumetti, era un simbolo importante, rappresentava gli afroamericani in un universo cinematografico che è entrato nella cultura popolare di massa, motivo per cui veniva stimato molto.
Nel 2019 recita anche in “City of Crime“, a fianco di Sienna Miller e J. K. Simmons, un buon film che però è passato inosservato alla massa. Gli ultimi film che lo vedono partecipe sono “Da 5 Bloods – Come fratelli“, diretto da Spike Lee e uscito su Netflix il 12 giugno, in cui interpreta una caposquadra morto in Vietnam, e “Ma Rainey’s Black Bottom“, che uscirà prossimamente sempre su Netflix, un film di Denzel Washington in cui reciterà in compagnia di Viola Davis.
Quella di Boseman è stata una scomparsa prematura, come quelle di Kobe Bryant e George Floyd, che non addolora solo il cuore degli afroamericani che hanno visto in lui una delle persone che li rappresentava nel mondo, ma anche di noi che abbiamo compreso quest’oggi chi fosse l’uomo dietro all’attore, una persona che aveva scelto la riservatezza, invece che la condivisione, davanti alla notizia del tumore che gli è stato diagnosticato, che ha recitato negli ultimi film mentre si sottoponeva a diverse operazioni e alla chemioterapia per cercare di combattere come poteva il brutto male che lo aveva colpito, senza però riuscirci. Come una pantera ha lottato senza gravare addosso a nessuno il peso che portava sulle spalle, si è spento a casa sua in compagnia dei familiari, si è detto fiero di poter essere Black Panther per il mondo e per l’MCU. Siamo noi quelli fieri di ciò che ha fatto, non lo dimenticheremo, non dobbiamo farlo, perché il suo nome ha lasciato un segno nella storia del cinema che il tempo non dovrà né potrà cancellare.
Addio Chadwick, sei e rimarrai per sempre il nostro Black Panther.