MCU – La Fase Uno

“Avengers: Endgame”, uscito nel 2019 e film di maggior incasso della storia del cinema, ha portato all’apice una saga cinematografica di una portata non indifferente, che ha permesso ai supereroi della Marvel di entrare maggiormente a far parte dell’immaginario collettivo e che, film dopo film, ha costruito una trama portante più ampia del previsto. “Serie Tv Concept” si propone di analizzare, col dono della sintesi, le tre fasi in cui si suddivide al momento l’universo Marvel per poi dedicare uno spazio apposito all’importante “Endgame”. Analizzeremo adesso la cosiddetta “Fase Uno”.

Inizia tutto nel 2008 quando il regista Jon Favreau avvia le danze con “Iron Man”. Il miliardario con l’armatura Tony Stark non può trovare interprete migliore in Robert Downey Jr. L’attore, infatti, è perfettamente a suo agio nel ruolo e dona al personaggio una fisicità e un carattere pressochè perfetti. In questa storia di origini lo vediamo cambiare mentalità su certe questioni, fino ad arrivare alla creazione della ben nota corazza, che lo porterà a sfuggire alla morte e a contrastare una grossa insidia all’interno della sua azienda. Supportato da un comparto grafico e tecnico ottimo e da un cast altrettanto valido, “Iron Man” offre due ore godibili e molto scorrevoli. Inoltre, è da annoverare tra le pellicole più riuscite di questa mastodontica operazione filmica.

Nello stesso anno, il 2008, fa il suo esordio anche “L’incredibile Hulk” di Louis Leterrier. Bistrattato da molti, il film è comunque godibile e offre molto spettacolo, al netto di una trama non proprio originale. Ad interpretare Bruce Banner è il qualificato Edward Norton, che offre una prova dignitosa. Insieme a lui ci sono Liv Tyler, William Hurt e Tim Roth. Tutto portava a pensare che sarebbe andato tutto liscio ma le cose non sono andate come previsto. Norton, autore della sceneggiatura del film, vide il suo lavoro cambiato in corso d’opera e la cosa non gli andò proprio a genio. Il risultato, oltre ad un film godibile che poteva comunque offrire di più sul piano della profondità, si rivelò il film di minor incasso della Marvel. Mettendo tutto in conto, e vedendo quali prodotti di genere sono usciti dopo, forse il film meritava un giudizio meno severo.

Tre anni dopo, la “Fase Uno” trova il suo terzo tassello. Si tratta del secondo lungometraggio dedicato a Tony Stark, “Iron Man 2” del 2010. Stessa regia, stesso attore protagonista, cosa potrebbe andare storto? Purtroppo, quasi tutto. Inserita dai più nella classifica dei peggiori film Marvel, infatti, la pellicola sembra sprecare tutto il buono del suo capostipite. Non basta la presenza di Mickey Rourke, Don Cheadle e Sam Rockwell a salvare un film prevalentemente deludente. Ci sono troppi discorsi, il cattivo non è così ispirato, la trama non è il massimo e anche l’azione è davvero limitata. Almeno un merito, però, quest’operazione ce l’ha: viene introdotto il personaggio di Vedova Nera, interpretato da Scarlett Johansson, che è anche un bel vedere per gli occhi. Notevole, ma non basta.

Nel 2011 è il turno dell’Asgardiano. Con la regia di Kenneth Branagh, infatti, arriva nelle sale “Thor” e si aggiunge un altro personaggio di punta di questo universo condiviso. Chris Hemsworth è azzeccato nei panni di Thor, e lo stesso si può dire per Tom Hiddleston (Loki), Anthony Hopkins (Odino) e Natalie Portman (Jane Foster). La pellicola può però dirsi riuscita soltanto a metà. Finchè la narrazione prende piede ad Asgard e negli altri regni, magnificamente resi e molto suggestivi, il film funziona. Il merito è anche di un impianto per certi versi shakesperariano, che suggerisce più volte i toni della tragedia. Quando ci si sposta sulla Terra, purtroppo, il film funziona molto meno. E’ sempre divertente e piacevole da vedere ma è netto il cambio qualitativo. La caratterizzazione di Thor convince fino ad un certo punto e si arriva ad un finale un po’ tirato via e che lascia l’amaro in bocca. L’esordio del dio biondo, in pratica, vive di due anime e può ritenersi solo parzialmente soddisfacente.

Nel luglio dello stesso anno arriva anche “Captain America”, film decisamente riuscito che va a far compagnia, a livello qualitativo, ad “Iron Man”. Chris Evans presta il volto al super soldato nella maniera migliore e il film, diretto da Joe Johnston, rende giustizia alle origini del personaggio. L’azione non è molta ma è funzionale alla narrazione, che dona una certa profondità al capitano. Un esile ragazzo che vede modificato il suo corpo ma che resta fedele ai suoi principi e al suo patriottismo. Fanno bella figura anche personaggi come il Teschio Rosso, Peggy Carter e Bucky Barnes. Il film, avvalendosi anche di un finale inaspettato, getta le basi per i capitoli successivi ed è da ritenersi assolutamente soddisfacente.

Si conclude questa fase con l’uscita di “The Avengers” del 2012, scritto e diretto da Joss Whedon. Parliamo del primo film che vede insieme tutti gli eroi, finora visti singolarmente, in una trama che li coinvolge tutti. Il risultato è assolutamente soddisfacente. Al netto di una trama non originale ma convincente, la pellicola bilancia ottimamente la formazione del gruppo con spettacolari sequenze d’azione. L’alchimia tra i personaggi funziona, con loro si ride e ci si esalta in più occasioni. Ad eccezione di Mark Ruffalo, che rimpiazza Norton nei panni di Hulk, la squadra di interpreti principali non è cambiata. Campione d’incassi e da annoverare tra le pellicole più riuscite dell’intero universo condiviso Marvel.

L’arrivo degli Avengers segna la fine della Fase Uno.

Vi aspettiamo al prossimo appuntamento per parlare della Fase Due.

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