I Mecha e le loro storie rappresentano, insieme ai giganteschi mostri giapponesi noti come Kaijū, una componente importante dell’universo degli anime. Serie come “Mobile Suit Gundam”, “Neon Genesis Evangelion” e molte altre sono entrate, col passare del tempo, nell’immaginario collettivo contemporaneo. E’ proprio da questo universo che il regista messicano Guillermo Del Toro attinge a piene mani, arrivando a realizzare una pellicola riuscita e spettacolare che omaggia degnamente il genere. Si tratta di “Pacific Rim”, film del 2013.
La trama si rivela estremamente semplice e lineare. Da una breccia interdimensionale sul fondo dell’Oceano Pacifico emergono i Kaijū, mostruose creature tanto imponenti quanto letali. Per evitare la distruzione definitiva, le nazioni del mondo si alleano e creano gli Jaegers, giganteschi robot armati e schierati in prima linea contro il nemico. Tuttavia ogni Jaeger, per essere pilotato, necessita di due piloti neuralmente interconnessi tra loro. Raleigh, pilota mosso dalla vendetta, e la giovane Mako Mori arrivano ad incontrarsi e a muovere i loro passi in questa guerra.
La narrazione rispetta gli standard del genere a cui appartiene ma, vedendo il concetto di connessione neurale, non si può non pensare agli EVA di Hideaki Anno. Questo concetto, seppur non originale, permette al film di raggiungere un minimo di profondità in più del previsto. Questo procedimento, infatti, permette di scavare un pò di più nella psiche e nei disagi dei personaggi principali. Tuttavia, questi ultimi sono gli unici ad avere un trattamento di favore, a fronte dei molti altri comprimari presenti. Troviamo infatti altri piloti e personaggi più umoristici, tutti funzionali alla narrazione ma troppo poco incisivi. Ma la pellicola da il meglio di sè nelle battaglie tra i Mecha e i Kaijū. Visivamente d’impatto e ad alto tasso di spettacolarità, con una CGI micidiale e un comparto tecnico pazzesco, non si può fare a meno di divertirsi vedendo robot e mostri darsele di santa ragione, generando intorno a loro la distruzione totale. Le due abbondanti ore di visione scorrono a meraviglia e il film, in questo senso, non ha un attimo di tregua. La colonna sonora si rivela decisamente calzante e anche il casting degli attori può ritenersi soddisfacente. Troviamo il Charlie Hunnam di “Sons of Anarchy” nei panni del protagonista, Rinko Kikuchi nei panni della giovane Mako Mori e il carismatico Idris Elba nella parte di Pentecost, leader degli umani. I personaggi più umoristici sono affidati a Charlie Day e al veterano Ron Perlman. In definitiva, se amate i Mecha e il loro universo, non rimarrete delusi da “Pacific Rim”. La visione di Guillermo Del Toro è un omaggio sentito e appassionato ai Mecha e al loro mondo. Un mondo che vanta esponenti di lusso e che è più importante di quanto si possa pensare.
Voto: 8