Spinning Out è una serie tv composta da 10 episodi che è uscita su Netflix il primo giorno dell’anno corrente, dopo poco tempo, come saprete, è stata annunciata la cancellazione della serie, di conseguenza niente seconda stagione, ma perché non è stata rinnovata? Non meritava la fiducia che gli è stata data? Queste sono le domande a cui tenterò di rispondere oggi, dicendovi l’opinione che mi sono fatto sulla serie.
Il pattinaggio artistico su ghiaccio è lo sport che viene trattato durante l’arco degli episodi, tuttavia, nonostante qualche volta si entri nel merito della disciplina, viene utilizzato più che altro per scandire il tempo, dato che intorno a questa professione ruotano quasi tutte le vicende dei personaggi. Una cosa che mi ha colpito della serie è stata la scelta di voler girare alcune scene cariche di realismo, mostrando la semplicità di gesti a cui normalmente non si dà peso, sono davvero pochi però non ho potuto fare a meno di notarli, non fanno altro che impreziosirla e rendere i protagonisti ancora più umani.
Troviamo la famiglia Baker, composta dalla signorina Carol e dalle figlie Kat e Serena, le quali, obbligate dalla madre, hanno lavorato sodo per anni fino a diventare due ottime pattinatrici.
Cosa rende questa famiglia così tanto speciale? Il fatto che sia Kat che la madre soffrano del disturbo bipolare. Ammetto che non conoscevo così bene questa patologia, sapevo che causava dei passaggi repentini dalla rabbia alla tristezza, tuttavia la sindrome maniacale mi mancava. Nell’arco della serie vedremo come la protagonista Kat dovrà gestire questo disturbo per non compromettere la sua carriera, continuando a nasconderlo a tutti. Per quale motivo adesso risulta così determinante questo suo problema? Perché la sua carriera di pattinatrice in singolo verrà stroncata da una caduta fatale, vedremo infatti il suo tentativo di riprendersi fallire, si troverà quindi davanti ad un bivio che la costringerà a scegliere cosa fare della sua vita.