You è una serie originale di Netflix, la cui seconda stagione è uscita ieri sulla piattaforma di streaming, ed è per questo che ve ne voglio parlare: capirete sin da subito che il mio è un invito al vederla, perché sono convinto non ve ne pentirete, ma per assicurarmi di riuscire nel mio intento la recensirò, così da fugare i vostri dubbi.
La serie, come saprete, è un thriller psicologico che vede per protagonista Joe Goldberg, (no, non è un parente della famiglia Goldberg) il quale si innamora di una ragazza, la storia più classica del mondo direte voi, ma entriamo nei dettagli che sono il punto forte della serie: lui gestisce una libreria, lei è una cliente nonché aspirante scrittrice con talento, insomma le cose potrebbero funzionare tra di loro, no? La realtà però è ben diversa dell’immaginazione e la serie non manca di sottolinearlo sin dalla prima puntata: gli abitanti di New York, città che fa da sfondo alla storia, ci vengono descritti come persone che vivono per l’apparire, ci si sofferma in particolare su certi soggetti, dei quali scopriamo che ognuno ha un segreto, piccolo o grande che sia, e che la falsità e l’ipocrisia dominano i rapporti di cosiddetta amicizia; la cosa più soprendente è che a fare un’analisi accurata delle persone è proprio Joe, il quale adotta un comportamento del tutto sbagliato per spiegarci come funziona il mondo, invadendo la privacy di quasi tutti quelli che lo circondano, che però risulta efficace e, con il passare delle puntate, credo che molti di voi nutriranno un po’ di compassione per lui.
È difficile non soffermarsi sul protagonista: rappresenta lo specchio della società, l’umanità del suo personaggio, non considerando l’aspetto più positivo del termine, viene fuori strada facendo, culminando in un’esplosione che ci trascina nel suo cuore, portandoci a vivere sulla nostra pelle ciò che gli accade, facendoci riflettere spesso e volentieri su quanto il mondo sia sbagliato, anche se Joe non scherza; perché dico questo? Oh beh forse solo perché ha una concezione sbagliata di “saper amare” una persona? È uno stalker, decide lui chi sia una persona a posto per la donna che ama, è disposto a fare sacrifici di ogni genere per dimostrare cosa è in grado di fare per amore, senza capire che nella vita esistono dei limiti, tra le persone e tra l’essere un innamorato e uno psicopatico, ma lui questi limiti non solo li infrange, torna indietro per risuperarli di nuovo, dimostrandoci così tutte le sue debolezze.