Iconic Idol: Prue Halliwell

Una delle serie culto della fine degli anni 90 è senza ombra di dubbio Streghe. Registrata dal 1998 al 2006, è trasmessa all’infinito sui canali Rai ( rai 2 e rai 4 ) la serie narra la storia di tre sorelle che sono destinate ad essere le più potenti streghe buone di tutti i tempi. Una serie che ha saputo rilanciare il girl power, con delle protagoniste forti, caparbie, emancipate e disinibite quanto basta. E questo è il motivo per cui abbiamo scelto di iniziare questa nuova rubrica proprio da questa serie cult. Partiamo con la maggiore delle tre sorelle Halliwell, Prudence, detta Prue.

Prue Halliwell, ( Interpretata da Shannen Doherty ) è la figlia maggiore di Victor Bennet e Patricia ( Patty ) Halliwell e sorella maggiore di Piper e Phoebe Halliwell. Il suo personaggio ci accompagna solo per le prime tre delle otto stagioni televisive della serie, perché nel 2001 l’attrice che la impersonava decise di lasciare lo show. Ma andiamo con ordine a studiare il suo personaggio.

È un personaggio forte, deciso, incapace di scendere a compromessi, spesso intransigente, ma di gran cuore. Prue è un personaggio che o si ama o si odia, ma di certo non lascia indifferenti. La sua è la storia di una bambina cresciuta senza un padre, e che da piccola ha visto la madre morire. Ha rinunciato alla sua infanzia per fare da madre alle sorelle minori e ha rinunciato ai suoi sogni per aiutare sua nonna a far quadrare i conti. Delle tre sorelle è quella più restia ad usare i suoi poteri, anche perché il suo potere può essere molto pericoloso. Prue infatti ha il potere della telecinesi che inizialmente trasmette dagli occhi, poi anche dalle mani. Nel corso degli episodi della prima stagione, scopriamo di lei che da piccola aveva già i suoi poteri e che sapeva padroneggiarli molto bene, ma li ha persi quando nonna Penny li ha bloccati per liberare Patty dal patto fatto con uno stregone che voleva ucciderle per rubare loro i poteri. Scopriamo che ha paura di annegare, sorte toccata a sua madre per via di un demone, e che cova molta rabbia nei confronti del padre, colpevole di aver abbandonato le sue figlie.

Quando lui torna nella vita delle ragazze sperando di impedir loro di diventare streghe, Prue lo tratta con durezza ma riesce tuttavia a comprendere che suo padre ha solo cercato di proteggerle dal loro destino sovrannaturale. Si divide tra il suo lavoro di curatrice d’arte alla casa d’aste Buckland, e la lotta al male anche grazie all’aiuto di Andy Trudeau, suo grande amore e agente di polizia. Prue e Andy sono cresciuti insieme, e si sono frequentati ai tempi del liceo, e si ritrovano proprio quando le Halliwell sbloccano i loro poteri diventando streghe. La loro storia, profonda e passionale, risente molto del segreto di Prue, che sottopone Andy all’incantesimo della verità per verificare che sia capace di accettare che lei è una strega. Dalla reazione del poliziotto Prue capisce che è meglio che Andy non sappia che è una strega, e, non volendo costruire una relazione con il peso di questo segreto, lo lascia. Purtroppo Andy viene chiamato ad indagare in molti casi in cui il sovrannaturale la fa da padrone e Prue è spesso coinvolta per fermare il demone o lo stregone artefice di quei crimini. Quando Prue si fa scoprire da un reporter, Andy, che è quasi arrivato alla verità, si imbatte in un Grimlock e lei usa il suo potere sul demone per salvare l’ispettore. Andy ci metterà un paio di episodi a metabolizzare il segreto di Prue, ma ugualmente la protegge mantenendo per sé il segreto. Purtroppo alla fine della prima stagione, Andy muore per mano di un demone, e Prue ancora una volta perde una persona importante nella sua vita. Vi consiglio di vederla quella puntata, o di rivederla, perché nella scena del funerale di Andy, Prue è di una bellezza sconcertante.

Raccolta nel suo dolore, con i capelli al vento, trasmette tutta la pienezza di un sentimento profondo e irripetibile. Nella seconda stagione cercherà di superare la morte di Andy pur non innamorandosi nuovamente di un’altra persona. Viene presentata anche come una gran lavoratrice, sempre la prima ad arrivare in ufficio e l’ultima ad andare via. È lei a salvare la casa d’aste dopo che ha eliminato gli stregoni che si erano sostituiti a Rex Buckland e Hanna Webster. Certo non so se fosse peggio la coppia di stregoni o Claire Price, la delegata della banca mandata a gestire la casa d’aste prima che venga acquistata dal Sig Coldwell. Da un viaggio nel futuro, fatto per salvare Phoebe, Prue rimane spaventata dalla se stessa del futuro, che è diventata una manager importante, biondo platino, e senza un uomo o un fidanzato. Questo è un primo campanello d’allarme per lei, ma è dopo una perizia ad un quadro  che si rivela un falso Monet che decide di lasciare il suo lavoro alla casa d’aste.

Prue non accetta la politica del vendere un oggetto in base a quanto una persona è disposta a pagarlo e non in base alla sua autenticità,  e poi vuole vivere la sua vita appieno. Si riavvicina al mondo della fotografia, e viene assunta come fotografa alla rivista 451, lavoro che le ha permesso di affrontare alcuni dolori passati e che le da una nuova ragione di vita. Sviluppa anche il potere della proiezione astrale, che sarà molto utile in battaglia anche se non le salverà la vita contro il demone Shax, sicario della sorgente.

Nel corso delle tre stagioni televisive, Prue ha subito una vera e propria fioritura, sia come look che come personalità e sembra ringiovanire puntata dopo puntata. Infatti nei primi episodi sfoggia un caschetto castano e un look molto sobrio. Spesso in tailleur o in completi molto rigidi e professionali, si lascia andare poco o niente. Man mano che Prue accetta i suoi poteri e il fatto che le sorelle sono ormai in grado di badare a se stesse, vediamo i capelli di Prue allungarsi, in alcuni episodi, addirittura con boccoli o mossi, e i tailleur lasciano il posto a camicette scollate e a pantaloni spesso di pelle. Prue ha un istinto molto forte che impara a seguire, e tra le tre sorelle è senza dubbio quella più razionale, anche se col passare del tempo è diventata un po’ spericolata nella lotta contro il male.

Nella puntata in cui Prue esce di scena, sembra acquisire la capacità di percepire il male prima che si manifesti, ma non sappiamo se questo è un estensione del suo potere di proiezione astrale. Certo è che nella nona stagione di Streghe, realizzata solo a fumetti, Prue stringe un patto con gli anziani e si reincarna in una strega in coma per adempiere al suo destino di strega e diviene la custode del nesso. Sembra quasi ironico che Prue ( Prudence ) che vuol dire prudenza, si reincarni un una strega di nome Patience ( Pazienza ) e tra l’altro bionda. Come già detto è un personaggio che o si ama o si odia e io amo questo personaggio. Mi rivedo molto in lei. Nelle sue corazze, nel suo altruismo disinteressato, nel suo istinto, nella sua malinconia che riesce a nascondere dietro un sorriso, nello sguardo dolce che nasconde ferite profonde e la voglia di non arrendersi. Nell’atteggiamento di correttezza assoluta che le impedisce di scendere a compromessi e nella lealtà. Un personaggio che ancora oggi riesce a far sognare generazioni di persone, che possono trovare in lei un’icona a cui ispirarsi.

Salvatore Melone

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