“Pronti per una storia sui supereroi? Altri supereroi televisivi, proprio quello di cui il mondo ha bisogno. Siate onesti, vi siete già annoiati? E se vi dicessi che in realtà, questa, è una storia sui super-zeroes? Perdenti, dolorosamente patetici, totalmente falliti, meta-umani.”
E così che ha inizio il pilot di Doom Patrol, spin-off della serie televisiva Titans, specificando fin dal primo momento che quella che stanno per vedere i telespettatori non è la solita serie tv sui tipici supereroi pronti a salvare il mondo in modo eccellente e senza alcun danno collaterale, ma tutt’altro.
Senso di colpa, distruzione interiore e impotenza verso il proprio destino; queste sono le motivazioni che spingono questa squadra di supereroi DC a comportarsi come tale, nonostante i vari fallimenti e imprevisti che sono costretti ad affrontare, e che sono un po’ l’anima della festa della serie.

Doom Patrol, ideata da Jeremy Carver e prodotta da Greg Berlanti, è basata sull’omonimo gruppo di supereroi creato nel 1963 dalla mente di Bruno Premiani per DC Comics, ed è in onda dal 15 febbraio su DC Universe (servizio streaming non disponibile in Italia) con la prima stagione che conta di 15 episodi – solamente 5 di essi sono disponibili per adesso -.
La serie è ambientata dopo gli eventi di Titans e racconta in chiave moderna quelle che sono le esilaranti vicende di questi supereroi, nemmeno poi così tanto super; i membri della sfortunata squadra sono tutti vittime di gravi incidenti che, oltre a renderli degli emarginati sociali, ha conferito loro dei “superpoteri”.

Il filo conduttore che lega i quattro è The Chief (Timothy Dalton), l’uomo che è riuscito a radunarli in un unico posto, lontano dalla città per evitare che questi soffrano maggiormente e allo stesso tempo tenerli insieme in modo da potersi aiutare e capire l’un l’altro. In questo team abbiamo Negative Man (Matt Bomer), Elasti-Girl (April Bowlby), Crazy-Jane (Diane Guerrero) e l’ultimo arrivato Robotman (Brendan Fraser), pronti ad essere guidati da Cyborg (Jovian Wade) in avventure non proprio alla loro altezza.
Ciò che caratterizza questa strana banda di eroi è, però, la forza di volontà che riescono a trovare nel voler difendere la città da tutte le minacce che incombono su di essa. Non usano i loro poteri per cercare vendetta, bensì per fare del bene e aiutare la società, che non perde occasione di farli sentire degli estranei ogni volta che provano a fingersi normali.
“I migliori supereroi sono quelli che hanno questi problemi”
ha espresso Jovian Wade a riguardo.

“Questi personaggi sono persone reali e funzionano come tali perché prima sono umani.”
E come dargli torto? Strappalacrime è la storia di Larry Trainor (diventato poi Negative Man) e alquanto intrigante quella di Crazy-Jane; ciò che li rende talmente umani e al contempo eroi è il dolore, la nostalgia e i segreti del passato che possono solamente rivivere. E, nonostante il loro essere umani è solo un amaro ricordo, vi è comunque quell’essenza fragile ed effimera tipica di una creatura mortale.
Al momento Netflix non ha ancora preso con sé questa serie tv mentre è già disponibile l’intera prima stagione di Titans; bisogna aspettare e sperare in altre news!
Stay tuned!