Con questa nuova rubrica cercheremo di analizzare come vengono affrontati i vari argomenti nell’universo delle serie tv. Partiremo dall’omosessualità per cercare di capire come sia cambiata la visione del mondo arcobaleno nel corso degli anni. Non vogliamo insegnare niente a nessuno né esprimere giudizi ma solo promuovere un dibattito insieme a voi sui vari temi, formando un ponte immaginario tra realtà e telefilm.
Quando si parla di omosessualità nelle serie tv, non si può non parlare della serie cult per eccellenza in materia : Queer as folk USA (per distinguerla dall’originale UK che vedeva protagonisti Aidan Gillen,il famigerato Ditocorto in Game of Thrones e Charlie Hunnam, che abbiamo conosciuto nel ruolo di Jax in “Sons of Anarchy”).
La serie, ambientata nella gay street di Pittsburgh, i protagonisti raccontano il mondo arcobaleno attraverso le loro storie. Brian, pubblicitario di successo, cinico, dalla vita sessuale promiscua apparentemente rifiuta l’amore, Michael, commesso di un centro commerciale, alla ricerca del vero amore, Ted, ragioniere monotono e solitario che si vede poco attraente e indegno di una storia, Emmett, la macchietta del gruppo, commesso di un negozio di abbigliamento, sempre sopra le righe, e Justin, studente adolescente innamorato di Brian con il quale vivrà una tormentata storia, ci raccontano la versione arcobaleno degli Stati Uniti. Insieme a Melanie, avvocatessa lesbica sposata con Lindsay che avrà un figlio proprio con Brian, vivranno per cinque stagioni tutti le situazioni possibili ed immaginabili che possano riguardare il mondo LGBT.
I protagonisti raccontano non solo la facciata dell’omosessualità legata al piacere fisico, ma anche i drammi e i sogni di ogni persona omosessuale. Il desiderio di mettere su famiglia, la possibilità o meno di adottare dei bambini, e come inserirli in una società apparentemente aperta dove il giudizio e il pregiudizio spesso si scontrano con il diritto di amare senza alcuna barriera. In questa serie si parla non solo di questo, ma anche del diritto di assistere il proprio compagno in ospedale, di HIV, e di come sia diverso essere sieropositivi e avere l’AIDS. Di come non sia un problema legato solo all’omosessualità come si raccontava negli anni ’80 e ’90. Una serie che mostra come essere gay o lesbiche non renda diversi da tutti gli altri esseri umani, e di quanto sia difficile essere se stessi quando ci si deve scontrare con l’omofobia, con la politica, con gli attentati terroristici e i crimini d’odio. E se Brian è convinto che al mondo esistono solo due tipi di etero, quelli che ti odiano apertamente e quelli che ti odiano alle spalle, Michael invece ci dimostra come le nostre diversità diano un valore aggiunto che ci rende unici e più forti insieme.
Stesse dinamiche precise e nette nella serie “The L Word” dove le protagoniste rappresentano le varie sfumature dell’amore tra ragazze. La femmina alpha, la compagna fedele, la predatrice sessuale, la donna etero che scopre tardi la propria omosessualità, intrecciano le loro storie personali in maniera netta e per niente ambigua nella West Hollywood di Los Angeles.
In The L Word viene posta molta attenzione al tema del coming out e della maternità, in una società dove essere una donna in carriera, una madre e una donna omosessuale rischia di compromettere gli equilibri delle protagoniste.
Serie più recenti, come Shameless, ci mostrano come l’omosessuale possa essere anche una persona forte, determinata e non per questo meno rilevante in una serie i cui protagonisti sono per la maggior parte etero.
Ian Gallagher è il terzogenito di una famiglia povera nel Southside di Chicago. La sua omosessualità, vissuta in un quartiere pieno di spacciatori, tossici e prostitute, in un ambiente dove la delinquenza dilaga non renderà certo facile la storia con Mickey Milkovich, capobanda del quartiere che entra ed esce di galera. Ian, dopo un breve periodo passato a nascondere la propria natura, inizierà una tormentata relazione con Mickey, spingendolo al coming out proprio durante il battesimo del figlio di quest’ultimo. Farà di tutto per farsi accettare, per non tornare nell’ombra, e diventerà un vero e proprio punto di riferimento per la comunità LGBT del suo quartiere, lottando contro le famiglie che cercano di redimere, attraverso la religione, i figli omosessuali.
Ryan Murphy, creatore di serie tv come Glee e American Horror Story, ci mostra altri personaggi omosessuali, forti e come abbiano saputo lottare in un tempo in cui l’omosessualità era considerata una malattia psichiatrica curabile con procedimenti medici che oggi consideremmo torture. Sarah Paulson, attrice lesbica fidanzata con Holland Taylor di 32 anni più grande, nella serie antologica ha prestato il volto a due personaggi gay dalla personalità forte e risoluta. Lana Winters e Allison Mayfair-Richards. Personaggi con un lato oscuro molto pronunciato che nell’universo di Murphy le rendono simili a tutti gli altri. Lana Winters, in American Horror Story Asylum, verrà ricoverata in manicomio per essere lesbica, subirà vessazioni e torture per essere guarita da quella che viene descritta come una perversione malata. Il suo personaggio, forte e determinato sarà quello che sopravviverà alle cure a cui venivano sottoposti i pazienti di Briarcliffe, mostrando una lucidità non comune. Allison Mayfair-Richards di American Horror Story Cult è il personaggio omosessuale che ha lo sviluppo maggiore nella serie. Sposata, con un bambino concepito attraverso una banca del seme e piena di paure e fragilità, mostra un debole equilibrio mentale. Saprà invece far fronte a diverse battaglie che metteranno a dura prova il suo universo e dalle quali saprà riemergere fino a candidarsi al Senato degli Stati Uniti.
Shonda Rhimes invece ha un concetto di omosessualità, e di sessualità più in generale molto fluida.
In Grey’s Anatomy, sua serie di punta, dove il ti amo viene sostituito da frasi come “ Sei la mia persona” o “Ama me, prendi me, scegli me” vediamo la dottoressa Torres, sposare prima il dottor O’Malley e poi la dottoressa Robins, pur avendo un figlio dal dottor Sloan. Callie Torres si mette in discussione a 360 gradi, quando conosce la dottoressa Robins,mette in discussione la fede, fondamentale per la sua famiglia pur di vivere la sua storia. E’ uno dei personaggi più completi, pronta a mettere da parte la sua carriera pur di diventare madre, la vediamo lottare contro le intemperanze della moglie, sempre senza esitare, anche di fronte ai problemi coniugali che sono gli stessi per tutte le coppie .Tante altre serie hanno affrontato l’argomento, da Dawson’s Creek a Orange is the new black, da Will & Grace, a Looking, da Teen Wolf a 9-1-1, da Orphan Black ad Elite. E voi quali personaggi avete amato di più?